giovedì 29 dicembre 2016

Approfondimento: Thirty days aquamarine

Oggi vi voglio parlare di un progetto di design decisamente molto particolare: "Thirty days Aquamarine."
La designer tedesca Merel Karhof , durante la sua residenza a Venezia presso la fondazione Claudio Buziol, ha realizzato questo progetto nato dalle fotografie quotidiane fatte ai canali che incontrava nel suo tragitto.
Gli scatti sono stati effettuati ogni giorno alla stessa ora, tenendo invariate le impostazioni della macchina fotografica. Con questo inventario di immagini Karhof ha sviluppato un pattern poi stampato in digitale su seta. Con il tessuto ha creato una collezione di accessori che forniscono informazioni sui cambiamenti di colore dell’acqua nei vari giorni. 
Qui tutti i dettagli 
Uno dei foulard realizzati

martedì 27 dicembre 2016

STEP14) L'acquamarina nella chimica

Ripensando ai vari esperimenti fatti durante il liceo in laboratorio, fingendoci piccoli chimici con tanto di camice e mascherina, mi è subito balzato in mente l'azzurro vivo del rame esposto alla fiamma del becco Bunsen. Ogni elemento della tavola periodica è caratterizzato infatti da un determinato colore e quello de rame è proprio l'azzurro-verde. Il rame infatti ossidandosi assume proprio questa tonalità.
Un composto a base di rame, che presenta la classica colorazione acquamarina, è il cloruro rameico. A temperatura ambiente si presenta come un sale cristallino dal colore brillante verde-azzurro.
Cloruro rameico in polvere

La formula del cloruro di rame diidrato è CuCl2·2H2O mentre la struttura cristallina analizzata al microscopio è la seguente.
Struttura cristallina del cloruro rameico

Una piccola quantità di cloruro di rame può essere prodotta in laboratorio facendo reagire dell'ossido rameico (CuO) con dell'acido cloridrico (HCl) secondo la reazione:
CuO + 2HCl → CuCl2 + H2O
Oppure si può ottenere anche facendo reagire rame metallico con acido cloridrico e acqua ossigenata:
Cu + 2HCl + H2O2 → CuCl2 + 2H2O
La sintesi del cloruro rameico è spiegata passo passo in questo link dove sono riportati diversi metodi per ottenere il composto.
Il cloruro rameico è inoltre un composto comunemente utilizzato per la colorazione dei fuochi d' artificio.
fuochi azzurri a base di cloruro

lunedì 12 dicembre 2016

STEP12) Sapore acquamarina

Se ci si sforza di pensare ad alimenti color acquamarina o azzurri presenti in natura non ne viene in mente nessuno. Infatti non esistono alimenti naturali di questa tonalità. Sembra anzi che il blu faccia passare l'appetito; infatti i cibi blu risultano fortemente sgraditi. La ragione risiede probabilmente nell' adattamento evolutivo che ci fa evitare istintivamente i cibi avariati. Non mangiamo carne blu così come anche funghi o muffe di questa tonalità.
Esistono pochissimi cibi blu come ad esempio i mirtilli appena colti o una particolare varietà di mais (la tonalità è più sul violaceo).




Tuttavia sugli scaffali dei supermercati è facile  trovare prodotti di colore azzurro: caramelle, merendine, ghiaccioli, cupcakes ricoperti di glassa azzurra. Il colore di tutti questi alimenti è ottenuto tramite coloranti artificiali come l'indigotina o E132.
A questo proposito esiste la ricetta di un risotto detto "risotto azzurro", dalle sfumature acquamarina, che si ottiene proprio aggiungendo il blu di metilene. Di seguito la ricetta.
Un altro risotto dalle tonalità acquamarina è quello sfumato al blue curaçao, un liquore azzurro al gusto di arancia, profumato al limone.

STEP15) L'acquamarina nella pubblicità

Sfogliando "Motociclismo d'epoca" (numero 4 di aprile 2009), una nota rivista di moto e scooter che hanno fatto la storia, sono incappata in un meraviglioso articolo sulla Vespa, grande passione del mio papà. Oltre alla copertina su cui dominano una Vespa azzurra e il mare, l'occhio mi è caduto sulla foto di una vecchia pubblicità, nel quale in primo piano domina un PX 200 azzurro polvere e sullo sfondo l'acqua cristallina di una piscina.
Pubblicità Vespa 200 E, "Motociclismo d'epoca", numero 4, aprile 2009, pg 93
Ripercorrendo la storia della Vespa attraverso le vecchie pubblicità, ho notato come l'azzurro e il colore acquamarina (uno delle prime tonalità della Vespa) fossero fortemente presenti.  Come mai la scelta di questo colore? Vespa, fin dalla sua nascita, è stata sinonimo di libertà, aggregazione e spensieratezza. Ha accompagnato la gioventù nei momenti più rilassati del tempo libero così come anche la rivoluzione giovanile del 68'.

Il colore acquamarina accompagna da sempre questa icona che caratterizza gli anni 60', 70' (e non solo). Si pensi che il sito attuale presenta il logo "Vespa" bianco su sfondo acquamarina e la storia di questo colosso, che si ritrova sul sito stesso, viene ripercorsa attraverso le foto dei modelli più famosi, tutti rigorosamente azzurri o acquamarina.

domenica 11 dicembre 2016

STEP09) L'acquamarina e l'abbecedario

A come Atena (la dea greca dagli occhi azzurri)

B come Berillio

C come Chefchaouen (la pittoresca città marocchina azzurra)


D come Dragone azzurro cinese

E come Entoloma hochstetteri




F come Frozen (il cartone della Disney il cui prevalgono i toni dell'azzurro, si pensi al vestito acquamarina della protagonista Elsa)


G come Gemma (pietra preziosa di acquamarina)

H come Hydra-basic (linea prodotti viso Clinians caratterizzati da packaging color acquamarina)

I come Iride

L come Libellula azzurra



M come Mare

N come "Non ti scordar di me" (il fiore color acquamarina)



O come Occhio greco o di Allah

P come Plinio (nella sua opera "Naturalis Historia", nel libro XXXVII descrive approfonditamente la pietra di acquamarina)

Q come Quagsire (Pokemon)



R come rame (il suo ossido, il cloruro rameico è di colore azzurro-verde)


S come Squiddi Tentacolo (personaggio del cartone "SpongeBob" color acquamarina)



T come Tiffany & Co.

U come

V come Vernice

Z come Zante (isola greca caratterizzata dal mare cristallino)



STEP10) L'acquamarina tra i brand più famosi

Pensando al color acquamarina tra i brand più famosi non si può non pensare a Tiffany che ha fatto di questa tonalità il suo colore di riconoscimento. Tiffany & Co., un'azienda statunitense fondata nel 1837 a New York, si occupa della vendita di gioielli tramite migliaia di punti vendita situati in molti paesi.
Questo particolare punto di azzurro, detto appunto acquamarina, viene infatti spesso indicato anche come azzurro Tiffany, simbolo di quando sia forte l'associazione tra questo marchio e il colore. Dall'insegna dei negozi, alle scatoline dei gioielli, ogni particolare si tinge di questa brillante tonalità.
E' Charles Lewis, uno dei fondatori a decidere di adottare questo colore come simbolo della sua gioielleria. Famose fin dall'inizio sono le "Blue Box", le scatoline chiuse da un nastro bianco in raso, di cui parla anche un articolo del 1906 apparso sul New York Sun: “Tiffany ha in negozio una cosa che non si può comperare per nessuna cifra: si può solo ricevere in regalo: una delle sue scatole.”

logo Tiffany
 
Tiffany Blue Box

sabato 10 dicembre 2016

STEP16) L'acquamarina nel design

Il color acquamarina, in tutte le sue sfumature, è molto presente nell'ambito del design. Dà un tocco di colore senza essere eccessivamente forte. Una tonalità delicata ma allo stesso tempo di carattere.
Arper, noto brand attivo nell'ambito del design, ha scelto proprio questo colore per presentare la sua collezione di Poltrone e divani Saari.

Pubblicità collezione Saari

Saari è una collezione di sedie, poltroncine, divani e panche ideate per ristoranti, bar, hotel e sale di attesa nata nel 2009. Sintesi di gusto classico e contemporaneo, presenta forme plastiche impreziosite da una vasta gamma di colori e materiali. Le caratteristiche che saltano subito all'occhio sono l'essenzialità delle forme squadrate, la seduta ampia così come anche l'uso dei materiali. La struttura, realizzata in metallo e legno e rivestita in tessuto o in pelle, è montata su una base a quattro gambe in acciaio verniciato, cromato o impiallacciato.
La Collezione Saari è stata progettata dallo studio Lievore Altherr Molina, nato nel 1991 dalla collaborazione di Alberto Lievore, Jeannette Altherr e Manel Molina. L’approccio umanistico del loro design è permeato dalla ricerca di forme esteticamente belle e pure e di elementi funzionali, tecnologici e di cntesto.  Lievore, Altherr e Molina hanno creato diverse collezioni per Arper tra cui, Catifa, Duna e Leaf.
Lievore, Molina, Altherr

venerdì 9 dicembre 2016

STEP06) L'acquamarina nella scienza

Il colore acquamarina si trova facilmente in natura. Si pensi al colore limpido del mare, ai molteplici fiori o anche al rame ossidato che forma una patina azzurro verdastra, osservabile sopra le cupole di alcune basiliche più antiche. Non si tralascino anche alcuni insetti e animali che ci sorprendono sfoggiando i loro brillanti colori su ali, zampe e piumaggi. Si può fare quindi un tour nelle varie branchie della scienza usando come filo conduttore proprio l'acquamarina.
Partendo dal colore dell'acqua di mare ed analizzandola dal punto di vista scientifico ci si potrebbe chiedere a cosa sia dovuto l'azzurro brillante di alcune zone marittime. Quest'ultimo dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, dalle particelle solide in sospensione, oltre che dalle condizioni di luminosità del cielo che vi si riflette. Innanzitutto bisogna precisare che l'acqua in sé è trasparente e che il colore azzurrino dell'acqua dipende proprio dalla luce del sole. Quando le onde luminose attraversano l’acqua del mare vengono assorbite con velocità diverse. La luce blu resiste più a lungo delle altre onde luminose perché ha una maggiore capacità di penetrazione.

Mare in Sicilia

L'acquamarina inoltre è anche una pietra preziosa dalle meravigliose sfumature. Si tratta di una particolare varietà di berillio e fa parte dei silicati. La sua formula chimica è la seguente Be3Al2Si6O18.  La gemma può assumere un colore che va dall'azzurro cristallino al verdino, a causa della presenza di ioni di ferro bivalenti e trivalenti. Questo tipo di minerale si ritrova in natura sotto forma di filoni dal momento che la maggior parte del magma da cui ha origine di solidifica principalmente nella fase pegmatitica.  
La gemma più grande mai trovata fu estratta a Marambaia, in Brasile nel 1910, con peso di 110,5 kg e lunghezza di 48 cm.
L'acquamarina viene oggi intagliata, per esaltarne la luminosità, e impiegata per la creazione di gioielli preziosi, dagli anelli alle collane ricche di pietre preziose.
Acquamarina grezza
Gemma di acquamarina
                            
Anche la natura usa il colore per comunicare: i frutti cambiano colore per avvisare gli animali che sono maturi per essere mangiati; gli animali avvertono di essere velenosi, si fingono pericolosi, pur non essendolo, o cercano di mimetizzarsi; spesso usano il colore per spaventare, per attaccare, o nascondersi o corteggiare.
Il color acquamarina esteso anche all'azzurrino lo si ritrova in moltissimi fiori. Per esempio si può pensare al meraviglioso papavero azzurro che cresce solamente nelle zone montuose. Altre specie sono la Nemophila menziesii che regala fiorellini azzurro cielo, o il Mysotis alpestris, noto anche come "non ti scordar di me" il cui nome è legato ad un'antica leggenda.

Papavero azzurro

Mysothis alpestris
Nemophila menziesii
Anche tra gli animali ci sono meravigliosi esempi di specie che presentano sfumature acquamarina.
La sula nebouxii è uno splendido esemplare di uccello marino, originario delle Galapagos, che si contraddistingue proprio per le sue zampe azzurre.

sula nebouxii
La Calopteyx splendens Harris invece è una bellissima specie di libellula che presenta una colorazione azzurro bluastra con molteplici sfumature su ali e corpo. Per una classificazione completa di tutte le specie si può curiosare in questo link.

Libellula azzurra

Infine tra gli animali da compagnia si può ricordare la cocorita, o pappagallino ondulato che, a seconda del sesso, presenta un piumaggio variegato dall'azzurro al verde.

Cocorita

venerdì 2 dicembre 2016

STEP13) Acquamarina nei fumetti

"Amethyst, princess of Gemworld" è un fumetto di DC comics creato negli anni '80. Amethyst è un’adolescente che all’età di 13 anni scopre di essere non un’umana bensì la principessa di Gemworld, mondo magico in cui la sua famiglia, potentissima nell’uso della magia, era al governo finché i suoi genitori non venero uccisi e rimpiazzati al governo dal malvagio Dark Opal.
Amethyst scopre anche che Dark Opal la sta cercando per ucciderla: di conseguenza, si reca a Gemworld per combatterlo.
La vignetta sopra fa parte del terzo episodio del secondo volume, la cui copertina è riportata sotto. Nella scenetta sopra si assiste all'incontro tra Lady Aquamarine, giovane vedova di Lord Aquamarine con in braccio loro figlio, e la principessa Amethyst. Dopo che Lord Aquamarine fu ucciso durante una ribellione, la moglie fu eletta per governare l'Arcipelago Aquamarine. Quaar, il leader della ribellione rifiutò così venne deciso di dar vita alla democrazia.

lunedì 21 novembre 2016

STEP 04) Acquamarina nel mito


L'acquamarina, inteso anche più semplicemente come un azzurro intenso e cristallino, è un colore che ritorna frequentemente nella mitologia antica di vari popoli. Si può pensare alla figura mitica delle sirene, presente nella mitologia classica così come anche in quella russa e serba (sirene nella mitologia russa e serba). Per alcune civiltà antiche, l'azzurro chiaro era il colore del luogo dove risiedevano le divinità, simbolo di pace e ragione sovraumana; in altri casi la carnagione azzurra era propria delle divinità stesse e gli occhi azzurri sinonimo di elevatezza d'animo.

Un mito nel quale il colore acquamarina e azzurro ricorrono spesso è quello di Scilla, Cariddi e Glauco narrato nell'Odissea e nelle Metamorfosi di Ovidio.
Scilla, una ninfa dagli occhi azzurri cui la natura aveva fatto dono di incredibile grazia, si trasformò in una creatura mostruosa dopo che si immerse nelle acque limpide e cristalline del mar Tirreno. Era stata la maga Circe a versare nel mare la pozione magica, furiosa a causa dell'amore non corrisposto da parte di Glauco, divinità mitologica che si era invece innamorata della bellissima fanciulla.

Quadro Glauco e Scilla di Bartholomäus Spranger

Nella  mitologia greca inoltre la dea della guerra Atena veniva sempre rappresentata come la dea dagli occhi azzurri; non a caso l'epiteto "glauco", per indicare i suoi occhi, ricorre spesso nell'Odissea.
L'occhio azzurro è presente ancora oggi come simbolo portafortuna in Grecia e non solo. Nella cultura turca quest'ultimo viene chiamato occhio di Allah o Nazar e secondo la tradizione servirebbe sempre ad allontanare il malocchio.

Occhio greco e di Allah


Nella mitologia cinese una delle figure sicuramente più conosciute è quella del dragone. In particolare è nota la leggenda dei Re Dragoni secondo cui dalla trasformazione di quest'ultimi si originarono i quattro più importanti fiumi cinesi.  Il Dragone  Azzurro inoltre fu presente sulla bandiera cinese fino al 1912.

Bandiera cinese


Nell'antico Egitto i colori avevano un significato particolare. Le sfumature di blu (famoso il blu egiziano) e azzurro, ottenute tramite ossidi di rame silicio e calcio, simboleggiavano il cielo e l'acqua e in senso cosmico rimandavano alle inondazioni primordiali. Era anche simbolo del Nilo, delle colture lungo il fiume e della fertilità. Non a caso spesso la fenice, simbolo del diluvio universale, veniva raffigurata con un piumaggio grigio blu. Anche il dio Amon, per simboleggiare il suo ruolo nella creazione del mondo, veniva talvolta rappresentato con la carnagione blu.

Dio Amon

Nella religione induista il dio Shiva, terza persona della Trimurti, viene sempre rappresentato con la pelle azzurra. La mitologia narra infatti che Shiva per evitare che il veleno del cobra contaminasse l'intero universo lo ingoiò. La moglie Parvati per evitare che il marito si avvelenasse gli legò un cobra attorno al collo; il veleno venne così trattenuto nella sua gola e la pelle gli divenne tutta blu.

Divinità Shiva

martedì 15 novembre 2016

Approfondimento: La statua della libertà

Il simbolo di New York per eccellenza e degli Stati Uniti d'America, con la sua imponenza e maestosità, è sicuramente la Statua della Libertà (Liberty Enlightening the World). Si tratta di un regalo fatto dalla Francia agli Stati Uniti per sancire il rapporto pacifico tra i popoli e per celebrare il centenario dalla Guerra d’Indipendenza; è riconosciuta universalmente quale simbolo di libertà e democrazia.
Statua della libertà
Progettata e inaugurata nel 1866 dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, la statua è costituita da una struttura reticolare interna in acciaio e all'esterno rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme. Si deve proprio al rame la colorazione acquamarina tipica, causata dal processo di ossidazione del metallo. E' proprio questo l'aspetto saliente della statua che mi è subito balzato agli occhi. 
Si erge in Liberty Island, nella baia di New York, è alta 46 metri, ma col piedistallo in granito grigio-rosa arriva a 93 d’altezza.
La scultura porta con sé un forte simbolismo come la fiaccola nella mano destra, simbolo del fuoco eterno della libertà, o le catene spezzate alla base, sinonimo di liberazione dal potere sovrano.


martedì 1 novembre 2016

STEP 03) L'acquamarina nei cataloghi più famosi

Il mondo è colore e dove c'è luce c'è colore. Si tratta di un binomio indivisibile dimostrato già secoli fa da Newton o Galileo Galilei. Un esperimento semplice come quello del prisma di cristallo aveva mostrato come la luce bianca fosse somma di tutti i colori esistenti.
spettro visibile e relative lunghezze d'onda
Fin da quando sono nate le prime forme di pittura rudimentale, l'uomo ha cercato di studiarne ogni aspetto; dalla relazione che c'è tra colore e percezione della forma, e chiaroscuro o profondità. E' proprio dallo studio della luce e dallo sviluppo delle arti che sono nate le prime teorie e catalogazioni dei colori stessi. I colori sono diventati fondamentali in ogni disciplina dalla psicologia (teorie che legano umore a colore), alle fabbriche automobilistiche che necessitano di avere una lista standardizzata delle vernici.
Uno dei primi modelli elaborati si basa proprio sullo studio della luce. La triade Rosso (red), Verde (green) e Blu (blue), che costituisce i colori primari prodotti dalla luce, definisce il  Modello RGB. Miscelando questi tre a diverse intensità si può ottenere qualunque sfumatura. Ogni colore può quindi essere definito univocamente tramite tre numeri che indicano la lunghezza d'onda, espressa in nanometri, relativa alle tre componenti.
Il colore acquamarina in codifica RGB è definito dai 3 numeri 127; 255; 212.
Un altro modello definito a livello internazionale è il Modello CMYK , un sistema che si basa su 4 colori fondamentali ciano (cyan), magenta, giallo (yellow), nero (key black), dall'unione dei quali si generano quasi tutti i colori dello spettro del visibile.
In CMYK acquamarina è espresso come 50;0;17;0.
Il Sistema esadecimale (abbreviato con hex) utilizza invece 6 cifre, tra numeri e lettere, per identificare univocamente un colore. Le prime due rappresentano le parti di rosso necessarie, le seconde due quelle di verde e le ultime quelle di blu.
In pratica il codice esadecimale di ciascun colore lo si ottiene convertendo i numeri del modello RGB in numeri esadecimali. Per l'acquamarina il codice è infatti il seguente #7FFFD4.
Secondo il metodo additivo di composizione dei colori HSB o HSV (hue saturation brightness, tonalità saturazione e valore) ogni colore è definito tramite 3 parametri: tinta (varia da 0 a 360°) che fa riferimento al colore vero e proprio, saturazione (tra 0 e 100%) che rappresenta il grado di intensità, luminosità (tra 0 e 100%) cioè la quantità di luce di un colore, che lo fa percepire come "chiaro" o "scuro". Con questo modello il colore acquamarina si scrive come 160°; 50%;100%.
Certamente più interessanti sono i cataloghi veri e propri che si basano sui modelli di codifica sopra descritti (e non solo). Non sempre è possibile trovare esattamente il colore che si sta cercando ma tra le tante sfumature presenti ci si può avvicinare notevolmente.
Uno dei più noti è proprio il Pantone, un sistema di riproduzione dei colori standardizzato usato da industrie, pittori, designers, artisti per identificare univocamente una tinta utilizzando il suo codice. Cercando il colore acquamarina il Pantone presenta quattro tinte che si avvicinano di più ad esso.

   




Un altro catalogo famoso è il Benjamin Moore che produce una quantità di tonalità inimmaginabile. Sia nella palette dei blu che dei verdi è possibile trovare sfumature di colore che assomigliano molto all'acquamarina. Alcune di esse sono:
 





Per vedere tutte le sfumature è possibile accedere direttamente al catalogo completo.

Palette Blue Benjamin Moore

Palette Green Benjamin Moore.


Per quanto riguarda i colori RAL quelli che si avvicinano di più all'acquamarina sono il numero 6034, turchese pastello e il 6027, verde chiaro.
 



Un altro esempio di catalogo è quello che riguarda le vernici Sikkens utilizzate per la pittura di muri interni ed esterni. Sfogliando la loro mazzetta dei colori virtuali è possibile individuare diverse tonalità simili all'acquamarina come le due seguenti basate sulla codifica ACC.
 N 1.20.76                                                                  N 3.24.71





Catalogazioni simili vengono elaborate anche nel settore automobilistico per la codifica dei colori. Dal momento che l'argomento risulta molto vasto e citare ognuno dei cataloghi sarebbe molto lungo è possibile dare un'occhiata a Encycolorpedia che riporta tutte le tonalità più simili all'acquamarina.