lunedì 21 novembre 2016

STEP 04) Acquamarina nel mito


L'acquamarina, inteso anche più semplicemente come un azzurro intenso e cristallino, è un colore che ritorna frequentemente nella mitologia antica di vari popoli. Si può pensare alla figura mitica delle sirene, presente nella mitologia classica così come anche in quella russa e serba (sirene nella mitologia russa e serba). Per alcune civiltà antiche, l'azzurro chiaro era il colore del luogo dove risiedevano le divinità, simbolo di pace e ragione sovraumana; in altri casi la carnagione azzurra era propria delle divinità stesse e gli occhi azzurri sinonimo di elevatezza d'animo.

Un mito nel quale il colore acquamarina e azzurro ricorrono spesso è quello di Scilla, Cariddi e Glauco narrato nell'Odissea e nelle Metamorfosi di Ovidio.
Scilla, una ninfa dagli occhi azzurri cui la natura aveva fatto dono di incredibile grazia, si trasformò in una creatura mostruosa dopo che si immerse nelle acque limpide e cristalline del mar Tirreno. Era stata la maga Circe a versare nel mare la pozione magica, furiosa a causa dell'amore non corrisposto da parte di Glauco, divinità mitologica che si era invece innamorata della bellissima fanciulla.

Quadro Glauco e Scilla di Bartholomäus Spranger

Nella  mitologia greca inoltre la dea della guerra Atena veniva sempre rappresentata come la dea dagli occhi azzurri; non a caso l'epiteto "glauco", per indicare i suoi occhi, ricorre spesso nell'Odissea.
L'occhio azzurro è presente ancora oggi come simbolo portafortuna in Grecia e non solo. Nella cultura turca quest'ultimo viene chiamato occhio di Allah o Nazar e secondo la tradizione servirebbe sempre ad allontanare il malocchio.

Occhio greco e di Allah


Nella mitologia cinese una delle figure sicuramente più conosciute è quella del dragone. In particolare è nota la leggenda dei Re Dragoni secondo cui dalla trasformazione di quest'ultimi si originarono i quattro più importanti fiumi cinesi.  Il Dragone  Azzurro inoltre fu presente sulla bandiera cinese fino al 1912.

Bandiera cinese


Nell'antico Egitto i colori avevano un significato particolare. Le sfumature di blu (famoso il blu egiziano) e azzurro, ottenute tramite ossidi di rame silicio e calcio, simboleggiavano il cielo e l'acqua e in senso cosmico rimandavano alle inondazioni primordiali. Era anche simbolo del Nilo, delle colture lungo il fiume e della fertilità. Non a caso spesso la fenice, simbolo del diluvio universale, veniva raffigurata con un piumaggio grigio blu. Anche il dio Amon, per simboleggiare il suo ruolo nella creazione del mondo, veniva talvolta rappresentato con la carnagione blu.

Dio Amon

Nella religione induista il dio Shiva, terza persona della Trimurti, viene sempre rappresentato con la pelle azzurra. La mitologia narra infatti che Shiva per evitare che il veleno del cobra contaminasse l'intero universo lo ingoiò. La moglie Parvati per evitare che il marito si avvelenasse gli legò un cobra attorno al collo; il veleno venne così trattenuto nella sua gola e la pelle gli divenne tutta blu.

Divinità Shiva

martedì 15 novembre 2016

Approfondimento: La statua della libertà

Il simbolo di New York per eccellenza e degli Stati Uniti d'America, con la sua imponenza e maestosità, è sicuramente la Statua della Libertà (Liberty Enlightening the World). Si tratta di un regalo fatto dalla Francia agli Stati Uniti per sancire il rapporto pacifico tra i popoli e per celebrare il centenario dalla Guerra d’Indipendenza; è riconosciuta universalmente quale simbolo di libertà e democrazia.
Statua della libertà
Progettata e inaugurata nel 1866 dal francese Frédéric Auguste Bartholdi, la statua è costituita da una struttura reticolare interna in acciaio e all'esterno rivestita da 300 fogli di rame sagomati e rivettati insieme. Si deve proprio al rame la colorazione acquamarina tipica, causata dal processo di ossidazione del metallo. E' proprio questo l'aspetto saliente della statua che mi è subito balzato agli occhi. 
Si erge in Liberty Island, nella baia di New York, è alta 46 metri, ma col piedistallo in granito grigio-rosa arriva a 93 d’altezza.
La scultura porta con sé un forte simbolismo come la fiaccola nella mano destra, simbolo del fuoco eterno della libertà, o le catene spezzate alla base, sinonimo di liberazione dal potere sovrano.


martedì 1 novembre 2016

STEP 03) L'acquamarina nei cataloghi più famosi

Il mondo è colore e dove c'è luce c'è colore. Si tratta di un binomio indivisibile dimostrato già secoli fa da Newton o Galileo Galilei. Un esperimento semplice come quello del prisma di cristallo aveva mostrato come la luce bianca fosse somma di tutti i colori esistenti.
spettro visibile e relative lunghezze d'onda
Fin da quando sono nate le prime forme di pittura rudimentale, l'uomo ha cercato di studiarne ogni aspetto; dalla relazione che c'è tra colore e percezione della forma, e chiaroscuro o profondità. E' proprio dallo studio della luce e dallo sviluppo delle arti che sono nate le prime teorie e catalogazioni dei colori stessi. I colori sono diventati fondamentali in ogni disciplina dalla psicologia (teorie che legano umore a colore), alle fabbriche automobilistiche che necessitano di avere una lista standardizzata delle vernici.
Uno dei primi modelli elaborati si basa proprio sullo studio della luce. La triade Rosso (red), Verde (green) e Blu (blue), che costituisce i colori primari prodotti dalla luce, definisce il  Modello RGB. Miscelando questi tre a diverse intensità si può ottenere qualunque sfumatura. Ogni colore può quindi essere definito univocamente tramite tre numeri che indicano la lunghezza d'onda, espressa in nanometri, relativa alle tre componenti.
Il colore acquamarina in codifica RGB è definito dai 3 numeri 127; 255; 212.
Un altro modello definito a livello internazionale è il Modello CMYK , un sistema che si basa su 4 colori fondamentali ciano (cyan), magenta, giallo (yellow), nero (key black), dall'unione dei quali si generano quasi tutti i colori dello spettro del visibile.
In CMYK acquamarina è espresso come 50;0;17;0.
Il Sistema esadecimale (abbreviato con hex) utilizza invece 6 cifre, tra numeri e lettere, per identificare univocamente un colore. Le prime due rappresentano le parti di rosso necessarie, le seconde due quelle di verde e le ultime quelle di blu.
In pratica il codice esadecimale di ciascun colore lo si ottiene convertendo i numeri del modello RGB in numeri esadecimali. Per l'acquamarina il codice è infatti il seguente #7FFFD4.
Secondo il metodo additivo di composizione dei colori HSB o HSV (hue saturation brightness, tonalità saturazione e valore) ogni colore è definito tramite 3 parametri: tinta (varia da 0 a 360°) che fa riferimento al colore vero e proprio, saturazione (tra 0 e 100%) che rappresenta il grado di intensità, luminosità (tra 0 e 100%) cioè la quantità di luce di un colore, che lo fa percepire come "chiaro" o "scuro". Con questo modello il colore acquamarina si scrive come 160°; 50%;100%.
Certamente più interessanti sono i cataloghi veri e propri che si basano sui modelli di codifica sopra descritti (e non solo). Non sempre è possibile trovare esattamente il colore che si sta cercando ma tra le tante sfumature presenti ci si può avvicinare notevolmente.
Uno dei più noti è proprio il Pantone, un sistema di riproduzione dei colori standardizzato usato da industrie, pittori, designers, artisti per identificare univocamente una tinta utilizzando il suo codice. Cercando il colore acquamarina il Pantone presenta quattro tinte che si avvicinano di più ad esso.

   




Un altro catalogo famoso è il Benjamin Moore che produce una quantità di tonalità inimmaginabile. Sia nella palette dei blu che dei verdi è possibile trovare sfumature di colore che assomigliano molto all'acquamarina. Alcune di esse sono:
 





Per vedere tutte le sfumature è possibile accedere direttamente al catalogo completo.

Palette Blue Benjamin Moore

Palette Green Benjamin Moore.


Per quanto riguarda i colori RAL quelli che si avvicinano di più all'acquamarina sono il numero 6034, turchese pastello e il 6027, verde chiaro.
 



Un altro esempio di catalogo è quello che riguarda le vernici Sikkens utilizzate per la pittura di muri interni ed esterni. Sfogliando la loro mazzetta dei colori virtuali è possibile individuare diverse tonalità simili all'acquamarina come le due seguenti basate sulla codifica ACC.
 N 1.20.76                                                                  N 3.24.71





Catalogazioni simili vengono elaborate anche nel settore automobilistico per la codifica dei colori. Dal momento che l'argomento risulta molto vasto e citare ognuno dei cataloghi sarebbe molto lungo è possibile dare un'occhiata a Encycolorpedia che riporta tutte le tonalità più simili all'acquamarina.