Il colore acquamarina si trova facilmente in natura. Si pensi al colore limpido del mare, ai molteplici fiori o anche al rame ossidato che forma una patina azzurro verdastra, osservabile sopra le cupole di alcune basiliche più antiche. Non si tralascino anche alcuni insetti e animali che ci sorprendono sfoggiando i loro brillanti colori su ali, zampe e piumaggi. Si può fare quindi un tour nelle varie branchie della scienza usando come filo conduttore proprio l'acquamarina.
Partendo dal colore dell'acqua di mare ed analizzandola dal punto di vista scientifico ci si potrebbe chiedere a cosa sia dovuto l'azzurro brillante di alcune zone marittime. Quest'ultimo dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche delle acque, dalle particelle solide in sospensione, oltre che dalle condizioni di luminosità del cielo che vi si riflette. Innanzitutto bisogna precisare che l'acqua in sé è trasparente e che il colore azzurrino dell'acqua dipende proprio dalla luce del sole. Quando le onde luminose attraversano l’acqua del mare vengono assorbite con velocità diverse. La luce blu resiste più a lungo delle altre onde luminose perché ha una maggiore capacità di penetrazione.
Mare in Sicilia |
L'acquamarina inoltre è anche una pietra preziosa dalle meravigliose sfumature. Si tratta di una particolare varietà di berillio e fa parte dei silicati. La sua formula chimica è la seguente Be3Al2Si6O18. La gemma può assumere un colore che va dall'azzurro cristallino al verdino, a causa della presenza di ioni di ferro bivalenti e trivalenti. Questo tipo di minerale si ritrova in natura sotto forma di filoni dal momento che la maggior parte del magma da cui ha origine di solidifica principalmente nella fase pegmatitica.
La gemma più grande mai trovata fu estratta a Marambaia, in Brasile nel 1910, con peso di 110,5 kg e lunghezza di 48 cm.
L'acquamarina viene oggi intagliata, per esaltarne la luminosità, e impiegata per la creazione di gioielli preziosi, dagli anelli alle collane ricche di pietre preziose.
Acquamarina grezza |
Gemma di acquamarina |
Anche la natura usa il colore per comunicare: i frutti cambiano colore per avvisare gli animali che sono maturi per essere mangiati; gli animali avvertono di essere velenosi, si fingono pericolosi, pur non essendolo, o cercano di mimetizzarsi; spesso usano il colore per spaventare, per attaccare, o nascondersi o corteggiare.
Il color acquamarina esteso anche all'azzurrino lo si ritrova in moltissimi fiori. Per esempio si può pensare al meraviglioso papavero azzurro che cresce solamente nelle zone montuose. Altre specie sono la Nemophila menziesii che regala fiorellini azzurro cielo, o il Mysotis alpestris, noto anche come "non ti scordar di me" il cui nome è legato ad un'antica leggenda.
Papavero azzurro |
Mysothis alpestris |
Nemophila menziesii |
La sula nebouxii è uno splendido esemplare di uccello marino, originario delle Galapagos, che si contraddistingue proprio per le sue zampe azzurre.
sula nebouxii |
La Calopteyx splendens Harris invece è una bellissima specie di libellula che presenta una colorazione azzurro bluastra con molteplici sfumature su ali e corpo. Per una classificazione completa di tutte le specie si può curiosare in questo link.
Libellula azzurra |
Infine tra gli animali da compagnia si può ricordare la cocorita, o pappagallino ondulato che, a seconda del sesso, presenta un piumaggio variegato dall'azzurro al verde.
Cocorita |
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